“Doc, quanti pericoli per la nostra bocca e i nostri denti!”.
Ce lo ripetete spesso durante le visite di controllo nel nostro studio dentistico. In effetti, un cavo orale sano ha bisogno di attenzioni e cure, le stesse che riserviamo alle cose a cui teniamo di più.
Dietro un sorriso splendente c’è l’impegno di un paziente e le buone abitudini trasmesse da un bravo dentista; le visite servono anche a questo: controllare che la bocca sia in salute e guidarvi nella prevenzione di piccoli disturbi come la placca dentale e il tartaro.
Se ne soffri, stai leggendo l’articolo giusto: ti racconteremo di più sulla differenza tra placca dentale e tartaro e su quali azioni e strumenti possono aiutarci a prevenire l’insorgenza.
Sei curioso? Iniziamo subito!
Che cos’è la placca dentale
La placca dentale è una pellicola molto sottile, un biofilm batterico che si forma sui nostri denti a distanza di 4-12 ore dall’ultimo utilizzo dello spazzolino. È causata da un’igiene orale trascurata, dalla saliva acida o dal consumo eccessivo di zuccheri ed altri alimenti; anche il fumo incide perché favorisce la proliferazione batterica. La placca dentale è incolore: si deposita principalmente su tutta la superficie del dente, inclusi i manufatti protesici e apparecchio ortodontico e ad esclusione di gengive e guance; si trasforma in tartaro se non puliamo correttamente i nostri denti ogni giorno. La placca dentale è responsabile per la formazione di carie e nell’insorgenza della malattia parodontale di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo. Il cavo orale è un ambiente molto umido: favorisce la proliferazione di specie batteriche che, pian piano, diventano sempre più aggressive, trasformando l’accumulo di placca in tartaro.
Quali cibi causano la produzione di placca dentale e tartaro?
La nostra Doc raccomanda di stare attenti a ciò che mangiamo: la placca dentale infatti si forma “a tavola”, quando mangiamo, ed è rafforzata dalla cattiva abitudine o impossibilità di lavare i denti. Nello specifico, alcuni cibi più di altri contribuiscono ad aumentare l’insorgenza della placca batterica, tra questi: amidi e zuccheri, latte, caramelle, bevande zuccherate. Se li consumi regolarmente ricorda di lavare bene i denti e di usare gli strumenti che ti suggeriamo tra poco.
Placca dentale e tartaro: strumenti utili per l’igiene
Come ti abbiamo raccontato per sconfiggere il tartaro occorre l’intervento della dentista, ma prima, davanti allo specchio del nostro bagno, eseguiamo una routine di prevenzione con alcuni strumenti utili: spazzolino, scovolini, filo interdentale e collutorio senza alcool. Lo spazzolino rimuove solo una parte della placca dentale: lo scovolino e il filo interdentale ci aiutano quindi a completare questo lavoro, eliminando i residui di cibo tra i denti. Lo spazzolino da denti va sostituito spesso, all’incirca ogni tre mesi, scegliendone uno che abbia delle setole studiate per rimuovere la placca. Un buon alleato è anche il collutorio che, se usato quotidianamente, ci aiuta a proteggere denti e gengive e a prevenire l’alitosi, un disturbo molto comune di cui abbiamo già parlato sul nostro blog.
Prevenire l’insorgenza di placca dentale e tartaro
Nel nostro studio dentistico siamo fan della prevenzione: se ci segui da tempo saprai già quanto teniamo ad aiutare i nostri pazienti con consigli sulla prevenzione, per quei disturbi che possono essere gestiti in autonomia.
L’invito è sempre quello di rivolgerti alla tua dentista di fiducia, la dottoressa MariaCristina Lo Giudice, quando noti qualcosa che non va nella tua bocca e nei tuoi denti. Nel frattempo, per prevenire la formazione di placca dentale e tartaro, segui questi accorgimenti:
- bevi una buona quantità di acqua al giorno per contrastare il ph salivare;
- spazzola i denti almeno 2-3 volte al giorno;
- usa, come suggerito in questo articolo, scovolino e filo interdentale;
- prediligi un dentifricio che contiene fluoro;
- prenota una pulizia dei denti ogni 4-6 mesi.