Quante volte hai sofferto di un disturbo ai denti? Quante volte hai programmato un check-up medico generale ed hai dimenticato di inserire una visita specialistica con la tua dentista? La prevenzione è un momento molto importante per la nostra salute. Sottoporsi a periodici controlli è una buona abitudine da non sottovalutare a qualsiasi età; in particolare, dopo i 60 anni, diventa un impegno da non trascurare. Anche se non soffri di particolari fastidi, il nostro corpo, nel tempo, va incontro ad un graduale e fisiologico processo di invecchiamento. Ma niente paura! Se ti affidi periodicamente al tuo studio dentistico di fiducia, a Siracusa, la tua Doc ti aiuterà a salvaguardare la salute dei tuoi denti e del tuo sorriso! Scopriamo insieme i tre disturbi da tenere sotto controllo dopo i 60 anni: gengivite, sensibilità dentale e cervicalgia. Ecco ciò che devi assolutamente sapere per mantenere i tuoi denti in salute.
La malattia parodontale: il segnale è la gengivite
L’origine della malattia parodontale risiede nella gengivite trascurata, un disturbo ai denti molto comune. Più precisamente, l’accumulo di tartaro porta, nel tempo e anche con l’avanzare dell’età, all’infiammazione cronica delle gengive che, se non curata, si trasforma in parodontite: un disturbo molto più comune di quanto si pensi. La parodontite colpisce per l’appunto il parodonto, ovvero la struttura che fa da supporto al dente: quando manca l’adeguato sostegno, il dente finisce per cadere. Per fortuna è facile capire quando questi disturbi diventano problemi da risolvere: ecco a cosa fare attenzione.
I campanelli d’allarme del disturbo ai denti: quando la gengivite diventa un problema
La dottoressa MariaCristina Lo Giudice, ci ricorda sempre di non trascurare una corretta igiene orale, ma in questo caso, ci sono anche dei fattori che incidono sullo sviluppo della malattia parodontale: età, familiarità e fattori ereditari.
La nostra Doc consiglia di non sottovalutare:
- il sanguinamento, anche occasionale, delle gengive;
- una minima mobilità dentale;
- la recessione delle gengive.
Tra questi segnali, il terzo è sicuramente il più comune: sapevi che la recessione gengivale è anche una delle cause della sensibilità dentale? Scopriamo insieme alla nostra Doc di cosa si tratta!
Sensibilità dentale: un fastidioso nemico
Ti è mai capitato di bere un sorso d’acqua fresca, o di mangiare una caramella, e sentire poi una sensazione di fastidio ai denti? La sensibilità dentale è un disturbo molto diffuso ma anche un nemico fastidioso! I nostri denti diventano più sensibili quando i tuboli della dentina, la parte più delicata del dente, vengono pian piano esposti a causa dell’usura dello smalto o della recessione delle gengive, lasciando scoperte le terminazione nervose contenute nel liquido al loro interno.
Quando mangiamo un cibo particolarmente dolce, acido, caldo o freddo, questo liquido si sposta e stimola le terminazioni nervose, fino a provocare quello sgradevole senso di fastidio che ti sarà capitato di provare almeno una volta nella vita.
La nostra doc, la dottoressa MariaCristina Lo Giudice, consiglia di:
- spazzolare delicatamente i denti
- evitare di digrignare i denti, un comportamento spesso involontario, del quale abbiamo parlato qui sul blog a proposito di bruxismo
- fare prevenzione per evitare l’insorgenza di patologie come carie e gengivite.
Cervicalgia e disturbo ai denti: un disturbo sottovalutato
Con l’avanzare degli anni, ci si ritrova a convivere con il dolore provocato dalla cervicalgia: l’infiammazione della cervicale che colpisce sia donne che uomini e che peggiora con l’avanzare dell’età. L’insorgenza della cervicalgia potrebbe essere un problema legato alla sfera emotiva: spesso lo stress o le preoccupazioni ci portano ad irrigidire collo e spalle, ad assumere una cattiva postura. In questo caso, il consiglio della nostra Doc, la dottoressa MariaCristina Lo Giudice è di non sottovalutare la manifestazione di questi fastidi: dietro al dolore cervicale potrebbero esserci cause legate ai disturbi dentali; tra questi: il disallineamento delle arcate dentali, il conseguente sovraccarico delle zone tempo-mandibolari o la continua sollecitazione di mascella e mandibola provocata dal bruxismo. Rivolgersi a una specialista in gnatologia, come la nostra doc, per ricevere una diagnosi più completa è il primo passo da compiere.
Osteoporosi e denti: un ulteriore fattore di rischio per le donne
La menopausa comporta una serie di cambiamenti fisici ed emotivi per le donne: è infatti un momento molto delicato che merita grande attenzione. In questa fase aumenta per esempio il rischio di osteoporosi, un disturbo caratterizzato dalla diminuzione della densità ossea e del contenuto minerale di calcio. Una patologia questa, che troviamo più di frequente nelle donne che si avviano alla post-menopausa. Abbiamo deciso di parlarne perché questo argomento ci sta molto a cuore: sono infatti molte le pazienti del nostro studio dentistico che ci hanno chiesto delle possibili correlazioni tra denti ed osteoporosi. La risposta è questa: lo sviluppo e il mantenimento del tessuto osseo, responsabile anche del sostegno dei nostri denti, è legato alla Vitamina D; la sua carenza determina un indebolimento delle ossa mascellari a causa della demineralizzazione e la comparsa progressiva della parodontite.